Piano della Luce |
Scritto da Romano Baratta | |
Uno strumento importantissimo per la regolazione dell'illuminazione pubblica è il Piano della Luce (P.L.) o Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale (P.R.I.C.) o Piano Urbano della Luce (P.U.L.). Il Piano della Luce è redatto da professionisti della luce su richiesta dei comuni. Richiede competenza e serietà dato che deve integrarsi con gli altri strumenti di piano, come il Piano Regolatore Generale, il Piano Urbano del Traffico, il Piano del Colore, il Piano Energetico, ecc.
Il Piano della Luce prevede tre punti salienti per la sua redazione: 1- analisi del territorio 2- rilievo degli impianti esistenti 3- pianificazione L'analisi del territorio prevede una serie di studi: l'analisi delle strade e delle aree omogenee, la valutazione dell'inquinamento luminoso e di altre problematiche o particolarità legate al territorio comunale. Il rilievo degli impianti esistenti prevede, invece, l'analisi delle tipologie degli apparecchi e delle lampade esistenti sul territori e la valutazione del loro stato, l'indicazione dei livelli di luminanza ed illuminamenti presenti. Sono questi dei dati che devono essere catalogati su apposite schede, preferibilmente digitali. La pianificazione prevede l'analisi dei dati raccolti da utilizzare per la fase di definizione delle linee guida d'intervento progettuale. La pianificazione deve tener conto di tre livelli di studio: ambientale, urbanistico e di programmazione. Lo studio ambientale limita l'impatto energetico, elimina l'inquinamento luminoso, migliora la vivibilità dei cittadini nel rispetto della loro psicologia, considera con il fine di valorizzarle l'estetica dei monumenti e di altre attrazioni della città. Lo studio urbanistico aumenta la sicurezza della viabilità veicolare, la sicurezza pedonale e quella generale delle persone. Questi due studi devono portare all'elaborazione di dati tecnici d'intervento, come la scelta delle sorgenti e delle tipologie di apparecchi divise per aree omogenee, per strade o per tipo di luogo, che devono essere rispettati in fase di progettazione. Lo studio della programmazione prevede la stima degli interventi totali da effettuarsi nel tempo, ordinati per priorità, accompagnati dalle valutazioni economiche d'intervento per il loro adeguamento al Piano e corredati da bilanci energetici-economici dei risparmi. L'attuazione è la prima fase successiva alla redazione del Piano della Luce, essa prevede innanzitutto la progettazione illuminotecnica dei luoghi in rispetto del Piano stesso. Il progetto deve essere eseguito da un reale progettista della luce. Un'altra fase importante, che viene di conseguenza alle precedenti, è il mantenimento dell'impianto in buono stato. Esso si articola secondo un piano di manutenzione che prevede principalmente il rispetto della tipologia delle sorgenti e quindi della sua colorazione, come indicato nel Piano della Luce e nel successivo progetto. Se ogni città si dotasse di Piani della Luce e se essi venissero attuati come appena descritto si otterrebbero buone illuminazioni pubbliche e non ci si dovrebbe imbattere in città orrende, pericolose, inquinanti e consumistiche.
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