se non viene visualizzata bene è possibile leggere la newsletter qui

 

 

lighting_letter 28.10.08

 

La settimana scorsa si è parlato dello squallore delle zone industriali. Oggi vogliamo presentarvi alcuni esempi di eccellenti soluzioni di luce di aree industriali dismesse e riqualificate a luoghi di intrattenimento cittadino. Un gesto di come si può con semplicità e con molta creatività rendere dei luoghi inutilizzati o comunque non esaltanti, dal punto di vista estetico, dei luoghi fantastici. Vi proponiamo 4 casi dove grazie alla maestria e alla visionarietà di un architetto (Luigi Cucinella), di due lighting designer (Duilio Passariello e Gérald Ellen) e un artista (Romano Baratta) si è potuto rendere coinvolgenti delle ex aree industriali. Indubbi esempi per quanti si cimenteranno con luoghi industriali o aree dismesse.

Lighting Now! per la vostra fame di luce!

L'archeologia industriale a nuova luce
“Archeologia industriale” è un termine comune per tutti noi, abituati a sentire parlare di fabbriche dismesse e a vederne tante per le periferie delle nostre città. Uno scenario apocalittico o raccapricciante che ha assolutamente un valore storico importante per la memoria di qualsiasi nazione. Luoghi di produzione, non più attivi, che hanno reso la fortuna di milioni persone e spesso il dominio economico di intere nazioni. Sempre più spesso queste aree vengono riqualificate e rese alla comunità come luoghi di intrattenimento. Sempre più spesso questi luoghi diventano il simbolo della città e meta di veri e propri pellegrinaggi culturali. Sempre più spesso si necessita un intervento illuminotecnico che possa restituire il giusto valore estetico e culturale a delle aree che navigano nell'oblio. Ecco che si rende necessario chiamare un lighting designer, un architetto o un artista a interpretare o reinterpretare tali valori e manifestarli con tutta la loro fantasia e tecnica.

È rosso il Carroponte di Sesto San Giovanni
Il carroponte di Sesto San Giovanni è un classico esempio di archeologia industriale, oggi adibito a manifestazioni culturali, spettacoli e concerti. Risalente agli anni trenta era parte integrante della Breda, azienda siderurgica. Utilizzato per spostare grandi quantitativi di rottame ferroso che venivano depositati nei pressi in seguito alle fasi di lavorazione. Il carroponte ha una struttura prevalentemente in acciaio rivettato che copre un'area di 12000 metri quadrati per circa 20 metri di altezza. E' costituito da un argano installato su un carrello che scorre su due binari tramite un ponte. L'argano permetteva di sollevare e depositare il carico, il carrello di muovere l'argano in senso trasversale e il ponte in quello longitudinale tramite il controllo remoto da una cabina di comando posta sul ponte stesso.

Fabbrica Borroni, da opificio a luogo d'arte
La Fabbrica Borroni di Bollate (MI) è un ex opifico dove si produceva colla. L'intero complesso risale agli inizi del novecento con la successiva costruzione del corpo anteriore della villa con giardino nel 1935. Nei decenni è stata completamente circondata da edifici e quindi ora si colloca all'interno dell'area urbana di Bollate. Non più operativa come fabbrica, ma riutilizzata per eventi culturali ed esposizione della vasta collezione d'arte contemporanea della famiglia Borroni, è supporto fecondo di uno degli interventi di luce più interessanti nel panorama artistico nazionale nonché di una singolare operazione illuminotecnica di aree industriali.

Sezione Cultura
In questa sezione del portale potete trovare informazioni bibliografiche, una lista aggiornata dei software illuminotecnici e le principali normative del campo.

Archivio Newsletter
L'archivio è utile per chi avesse perso le newsletter precedenti, per chi non le avesse ricevute o per chi volesse rileggerle. Un utile storico per la memoria degli editoriali del sito.
Ai sensi del decreto legislativo n. 196/03. Questa mail inviata a aziende, società o a persone a scopo informativo riguarda eventi tecnici-culturali promossi dal nostro portale. Il vostro indirizzo è stato reperito in rete, da mail che l'hanno reso pubblico o da vostra iscrizione alla nostra mailing-list. Questa mail non costituisce SPAM, qualora non intendeste ricevere ulteriori comunicazioni vi preghiamo di accettare le nostre scuse per il disturbo arrecato, e di inviare risposta al nostro indirizzo info@lightingnow.net con oggetto: CANCELLAMI. Grazie